European Accessibility Act: cosa sapere sulla Direttiva Europea sull'Accessibilità

La Direttiva Europea sull'Accessibilità [Guida] | UserWay

Il 28 giugno 2025 segna un punto di svolta per l’accessibilità web nel settore privato dell'Unione Europea. È infatti il giorno in cui la Direttiva Europea sull’accessibilità diventerà legge in tutti gli Stati Membri UE.

Da diversi anni il settore pubblico dell'Unione Europea trae vantaggio dalla Direttiva europea 2016/2102 sull'accessibilità web degli enti pubblici, una legge che richiede che i siti web finanziati dai fondi pubblici nell'UE siano conformi agli standard WCAG 2.1. 

Tuttavia, fino a questo momento, c’era una significativa lacuna normativa che riguarda il settore privato dell'Unione Europea in termini di accessibilità web. Il settore privato, infatti, è stato in gran parte escluso dall'obbligo di aderire a legislazioni specifiche che promuovano l'accessibilità web, a differenza di quanto accade nel settore pubblico. 

Una discrepanza che ha reso evidente il divario esistente tra i due settori in termini di accessibilità e ha sottolineato l'urgenza di adottare misure più ampie e incisive, una necessità che si è concretizzata nella creazione dell’European Accessibility Act (EAA)

Cos'è l'European Accessibility Act (EAA)? 

L'European Accessibility Act (spesso abbreviato in EAA) o direttiva europea 2019/882 è una direttiva del parlamento europeo approvata il 17 aprile 2019 che ha l’obiettivo di assicurare che tutti, inclusi le persone con disabilità, possano accedere facilmente a una vasta gamma di servizi e prodotti in Europa.

In precedenza, le leggi si rivolgevano principalmente ai siti web del settore pubblico, ma l'EAA espande la sua portata per includere realtà del settore privato, stabilendo specifici requisiti di accessibilità per determinate categorie di prodotti e servizi, che includono: 

  • siti web e applicazioni mobile;
  • piattaforme di commercio elettronico;
  • dispositivi elettronici come smartphone, computer e TV;
  • servizi bancari come bancomat, servizi di online banking e altri servizi finanziari;
  • biglietti, sistemi di check-in e accesso alle informazioni per servizi di trasporto aereo, di autobus, ferroviario e marittimo;
  • servizi di media audiovisivi, trasmissioni televisive e relative apparecchiature di consumo;
  • e-book e dispositivi di lettura elettronica.

Trattandosi di una direttiva, l’EAA impone l'accessibilità del web, ma lascia agli Stati membri dell'Unione Europea la facoltà di decidere come e con quali mezzi raggiungere la conformità. In Italia, la Direttiva UE 2019/882 è stata recepita dal decreto legislativo n°82 del 27 maggio 2022, entrato in vigore il 16/07/2022.

Perché l'EAA è importante?

Secondo Eurostat, nel 2022 il 27% delle persone sopra i 16 anni in Europa aveva una disabilità. Questo equivale a 101 milioni di persone, ovvero 1 adulto su 4

In Italia, la percentuale è del 22,7% della popolazione.

Si tratta quindi di 101 milioni di persone che possono incontrare ostacoli quotidiani nell'accesso a prodotti e servizi digitali. 

L' EAA si presenta come la soluzione della Commissione europea al problema dell’inaccessibilità: stabilendo regole che impongono alle aziende di rendere i loro prodotti e servizi più accessibili, l'EAA contribuisce ad abbattere queste barriere digitali. Ciò significa che un maggior numero di persone potrà accedere autonomamente al mondo online, senza bisogno di ulteriore supporto (se non quello delle tecnologie assistive).

Prodotti e servizi interessati dalla Direttiva

L’articolo 2 della direttiva UE (recepito dall’articolo 1 commi 2 e 3 del D.Lgs 82/2022) elenca per esteso le categorie di prodotti e servizi immessi sul mercato dopo il 28 giugno 2025 che sono interessati dalla normativa.

Prodotti

  1. sistemi hardware e sistemi operativi informatici per consumatori di tali sistemi hardware; 
  2. i terminali self-service seguenti:
    1. terminali di pagamento;
    2. i terminali self-service seguenti destinati alla fornitura dei servizi disciplinati dalla presente direttiva:
      1. sportelli automatici (ATM);
      2. macchine per l’emissione di biglietti;
      3. terminali per il check-in;
      4. terminali self-service interattivi per informazioni (esclusi terminali integrati in veicoli); 
  3. apparecchiature terminali interattive per consumatori utilizzate per servizi di comunicazione elettronica
  4. apparecchiature terminali interattive per l’accesso a servizi di media audiovisivi
  5. lettori di libri elettronici (e-reader).

Servizi

  1. servizi di comunicazione elettronica, a eccezione di servizi di trasmissione utilizzati per la fornitura di servizi da macchina a macchina;
  2. servizi che forniscono accesso a servizi di media audiovisivi;
  3. gli elementi seguenti relativi ai servizi di trasporto passeggeri aerei, con autobus, ferroviari e per vie navigabili (esclusi servizi di trasporto urbani, extraurbani, e regionali, per i quali si applicano solo gli elementi di cui al punto v):
    1. siti web
    2. servizi per dispositivi mobili, comprese le applicazioni mobili;
    3. biglietti elettronici e servizi di biglietteria elettronica
    4. fornitura di informazioni relative ai servizi di trasporto, comprese le informazioni di viaggio in tempo reale; per quanto riguarda gli schermi informativi ciò si limita agli schermi interattivi situati nel territorio dell’Unione; e 7.6.2019 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 151/83 IT
    5. terminali self-service interattivi situati nel territorio dell’Unione, a eccezione di quelli installati come parti integranti su veicoli, aeromobili, navi e materiale rotabile utilizzati per la fornitura di una qualsiasi parte di tali servizi di trasporto passeggeri;
  4. servizi bancari per consumatori; 
  5. libri elettronici (e-book) e software dedicati;
  6. servizi di commercio elettronico.

I requisiti di accessibilità per le diverse tipologie di prodotti e servizi sono elencati all’interno dell’Allegato 1 della Direttiva e derivano a loro volta dalla norma EN 301 549.

Requisiti di accessibilità: l’importanza della norma EN 301 549

La norma EN 301 549 è uno standard europeo che specifica i requisiti di accessibilità per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

Sviluppata nel 2014 da CEN, CENELEC ed ETSI, questa norma serve come base per la Direttiva UE 2019/882 (EAA) e la Direttiva UE 2016/2102 (WAD), che regolamentano l'accessibilità dei prodotti e servizi digitali sia nel settore pubblico che privato.

Nella versione 2.1.2 lo standard di accessibilità ha adottato ufficialmente le linee guida WCAG 2.1 livello AA del W3C, ma oltre ad applicazioni web e mobili si rivolge anche a un'ampia gamma di altre tecnologie oltre a quelle coperte dalle WCAG come:

  • prodotti di tecnologia dell'informazione e della comunicazione (TIC)
  • servizi correlati ai prodotti
  • siti web
  • alcuni servizi di telecomunicazione specifici necessari per fornire modalità di comunicazione alternative alla modalità vocale.

In sostanza, che si tratti di un sito web della PA o di un'applicazione di un'azienda privata, la norma EN 301 549 fornisce delle regole che progettisti, sviluppatori e produttori possono seguire per garantire che i loro siti web, le app e altri strumenti digitali possano essere facilmente utilizzati da tutti senza barriere, incluse le persone con diversi tipi di disabilità: visive, uditive, motorie o cognitive. 

Soggetti a cui è rivolto l’EAA

L’articolo 3 della Direttiva definisce gli operatori economici destinatari della normativa, che sono:

  • fabbricanti
  • rappresentanti autorizzati
  • importatori
  • distributori
  • fornitori di servizi

Per ciascuno di questi operatori si applicano obblighi specifici in materia di accessibilità (specificati negli articoli dal 7 al 13 della Direttiva UE).

Organizzazioni esenti dalla nuova legge sull'accessibilità

Anche se la direttiva europea sull'accessibilità (EAA) invita tutte le aziende a rispettare le sue normative, l’articolo 4 comma 5 della Direttiva UE 2019/882 relativo ai Requisiti di accessibilità (art. 3 comma 3 del D.Lgs. 82/2022) stabilisce una deroga per le microimprese di servizi, cioè quelle imprese che hanno meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni di euro.

A questo si aggiunge un’altra casistica di esonero che è quella dell’ onere sproporzionato (art.14 Direttiva UE 2019/882 e art. 13 D.Lgs 82/2022), per qualsiasi azienda per cui l'adempimento delle disposizioni dell' EAA risulterebbe eccessivamente oneroso.

È importante però sottolineare che l’onere sproporzionato dovrebbe essere considerato solo in casi limite e come ultima risorsa a cui ricorrere, poiché va debitamente provato, documentato e comunicato in sede legale.

Scadenze e sanzioni dell’European Accessibility Act

Dal 28 giugno 2025 tutti i prodotti e servizi immessi sul mercato UE dovranno rispondere ai requisiti di accessibilità stabiliti dallo European Accessibility act. 

Chi non rispetta le disposizioni di accessibilità è potenzialmente soggetto a sanzioni, che vanno dai € 5.000 ai € 40.000 (art.30 Direttiva UE 2019/882 e art. 24 D.Lgs 82/2022).

Che impatto avrà l'EAA sulle imprese? 

L'inosservanza della normativa EAA potrebbe avere implicazioni significative per le aziende che operano all'interno dell'Unione Europea, come contestazioni legali e multe, senza contare i danni di immagine per il brand.

Considerato che l'accessibilità sta diventando un parametro di riferimento per la qualità e l'inclusività nel mercato digitale, non allinearsi ai requisiti dell'EAA comporta il rischio di alienarsi una buona parte della base di consumatori, in particolare i 101 milioni di persone nell'UE che vivono con disabilità e la popolazione anziana che cerca soluzioni digitali accessibili.

La conformità non solo apre l'accesso a un pubblico più ampio, ma aumenta anche la soddisfazione e la fedeltà dei clienti fornendo un'esperienza utente inclusiva. 

Un design accessibile spesso porta a una migliore usabilità generale per tutti i clienti, non solo per quelli con disabilità. Inoltre, l'allineamento agli standard EAA può posizionare un'azienda come leader socialmente responsabile, migliorando l'immagine del marchio e l'attrattiva per i consumatori che apprezzano l'inclusività e l'etica nei marchi che sostengono.

Quali misure adottare in vista dell’entrata in vigore della Direttiva Europea sull'Accessibilità del 2025? 

Prepararsi all'entrata in vigore dell'European Accessibility Act (EAA) entro il 2025 comporta una pianificazione strategica e misure proattive per garantire la conformità e sfruttare le opportunità che esso presenta.

Ecco 4 azioni essenziali che le aziende possono intraprendere: 

  1. Collaborare con degli esperti di accessibilità web: la consulenza di professionisti specializzati nell'accessibilità web può fornire preziose indicazioni sulle best practice, sulle potenziali insidie e sulle soluzioni innovative alle complesse sfide dell'accessibilità;
  2. Investire nella formazione sull'accessibilità per il proprio team: la creazione di una cultura dell'inclusività inizia con la formazione. Fornendo al team di lavoro una formazione sulle migliori pratiche di accessibilità web, lo si dota delle conoscenze e delle competenze necessarie per contribuire alla creazione di contenuti accessibili, favorendo un ambiente in cui l'accessibilità è considerata una priorità in ogni progetto;
  3. Stanziare risorse per le iniziative di accessibilità: la pianificazione dell'accessibilità del web dovrebbe essere parte integrante della strategia aziendale, che comprende l'allocazione di budget e risorse adeguate per gli aggiornamenti necessari;
  4. Monitorare l'evoluzione dell’EAA: il panorama normativo in materia di accessibilità è dinamico e si prevede che le linee guida e i requisiti di attuazione dell'EAA si evolveranno nel tempo. Tenersi aggiornati su questi cambiamenti è fondamentale per anticipare gli adeguamenti dei requisiti di conformità e adattare di conseguenza la propria strategia di accessibilità.

L'adesione agli EAA e all'accessibilità digitale in un contesto più ampio richiede una miscela di conoscenze tecniche, pianificazione strategica e una profonda comprensione dell'esperienza utente per le persone con disabilità. Adottando un approccio completo e informato, le aziende possono non solo soddisfare i requisiti legali dell'EAA, ma anche contribuire a un mondo digitale più accessibile ed equo.

Preparati alla scadenza del 28 giugno 2025 con UserWay

L'implementazione dell'EAA è una chiamata all'azione per tutte le aziende private affinché diano priorità all'accessibilità, ponendola al centro dei loro prodotti e servizi. 

UserWay si impegna nel darti supporto per conformarti all'EAA e altre linee guida normative con una suite di prodotti e servizi, tra cui:

 

Link di approfondimento:

  •  

Semplifica l'accessibilità digitale

Cerca nel sito