Il contesto dell’accessibilità web è un universo in continuo divenire, dove l’attenzione verso l’inclusività in rete va di pari passo con il sorgere di nuove tecnologie, supportate anche dall’avvento dell’intelligenza artificiale.
Come orientarsi di fronte a questo mondo di cui intravediamo solamente ora i contorni, ma di cui non conosciamo i confini esatti?
Un buon modo per approcciare la materia è quella di informarsi sulla normativa di riferimento; esistono infatti delle leggi e linee guida per l’accessibilità informatica che sanciscono i principi entro i quali siti web e presidi digitali dovrebbero essere costruiti.
In questo articolo, vedremo le principali normative di riferimento in Italia, Europa e Stati Uniti, particolarmente importanti soprattutto per enti pubblici e privati.
7 normative in materia di accessibilità
Rispetto all’accessibilità del web e degli strumenti informatici, ci sono sette leggi e linee guida principali da conoscere:
- Legge Stanca (9 gennaio 2004, n. 4)
- European Accessibility Act (EAA)
- Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità (CRDP)
- Americans with Disabilities Act (ADA)
- Web Content Accessibility Guidelines (WCAG)
- General Data Protection Regulation (GDPR)
- Children's Online Privacy Protection Act (COPPA)
1. Legge Stanca (9 gennaio 2004, n. 4)
La Legge Stanca racchiude le “Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici” ed è indirizzata a soggetti pubblici e privati; è la legge di riferimento in Italia per l’accessibilità web, e l’applicazione delle sue disposizioni è obbligatoria per i siti web pubblici o di interesse pubblico. Il testo della legge Stanca contiene, tra le varie definizioni, la definizione di accessibilità, intesa come “la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari”.
Il 9 gennaio 2024 ha segnato il ventesimo anniversario dall’emanazione della legge Stanca, un anniversario che ribadisce l’importanza dell’accessibilità digitale per garantire un accesso equo e paritario agli strumenti tecnologici e digitali per tutta la popolazione.
>>> Leggi l'articolo di approfondimento sulla Legge Stanca
2. European Accessibility Act (EAA)
La legge europea sull'accessibilità (direttiva UE sull’accessibilità n.2019/882 del parlamento europeo e del consiglio del 17 aprile 2019) è una direttiva che mira a migliorare il funzionamento del mercato interno dei prodotti e dei servizi accessibili, eliminando le barriere create da norme divergenti negli Stati membri.
Questa legge estende le regole sull’accessibilità anche al mondo privato e definisce più nello specifico criteri di applicazione e progettazione di siti e documenti. Lo EAA stabilisce che determinati prodotti e servizi messi in commercio dal 28 giugno 2025 dovranno rispettare determinati requisiti di accessibilità. Le categorie di prodotti e servizi interessati dalla norma sono:
- computer e sistemi operativi
- bancomat, macchine per la biglietteria e il check-in
- smartphone
- apparecchiature televisive relative ai servizi di televisione digitale
- servizi di telefonia e relative apparecchiature
- accesso a servizi di media audiovisivi come la trasmissione televisiva e relative apparecchiature di consumo
- servizi relativi al trasporto aereo, in autobus, su rotaia e per via navigabile di passeggeri
- servizi bancari
- libri elettronici
- commercio elettronico
In quanto ai soggetti, lo EAA si rivolge a fabbricanti, importatori e distributori, per ciascuno dei quali sussistono specifici obblighi. Per riferimento, il testo integrale dell’EAA in lingua italiana è disponibile in PDF sul sito della comunità europea a questo link.
>>> Leggi l'articolo di approfondimento sullo European Accessibility Act
3. Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità (CRDP)
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità è un trattato internazionale adottato dalle Nazioni Unite nel 2006 e ratificata il 24 febbraio 2009 dal Parlamento della Repubblica Italiana e diventata legge a tutti gli effetti. Si propone di promuovere, proteggere e garantire i diritti umani delle persone con disabilità, affrontando le discriminazioni quotidiane. di fatto, il CRDP non aggiunge nuovi diritti, ma assicura che le persone con disabilità possano godere di pari opportunità.
La CRDP sottolinea l'importanza dell'accessibilità, dell'istruzione inclusiva e dell'occupazione dignitosa, coinvolgendo tutti i settori della società per creare una comunità più inclusiva ed equa. Tra i punti più importanti della Convenzione vi sono il riconoscimento del diritto alla vita delle persone con disabilità, l'importanza dell'accessibilità, dell'istruzione inclusiva e dell'occupazione dignitosa per tutti, indipendentemente dalle abilità; sottolinea inoltre l'importanza del coinvolgimento delle persone con disabilità nel processo decisionale e nella definizione delle politiche che riguardano le loro vite e promuove l'uso delle nuove tecnologie per abbattere le barriere e migliorare l'accesso ai servizi e alle opportunità.
>>> Leggi l'articolo di approfondimento sulla Convenzione ONU
4. Americans with Disabilities Act (ADA)
L'Americans with Disabilities Act del 1990 o ADA è una legge sui diritti civili degli Stati Uniti che vieta la discriminazione basata sulla disabilità e offre agli americani con disabilità protezioni contro la discriminazione. L'ADA si applica sia al settore pubblico che a quello privato e impone agli enti governativi, alle aziende e ad altre organizzazioni di fornire servizi digitali accessibili.
Le aziende e le organizzazioni sono tenute a garantire che i loro siti web e le loro applicazioni rispettino gli standard di accessibilità stabiliti dall'ADA, al fine di evitare cause legali e sanzioni. Inoltre, l'ADA richiede che le organizzazioni forniscono alle persone con disabilità un modo per segnalare eventuali problemi di accessibilità e ricevere assistenza nell'utilizzo dei loro servizi digitali.
L’ADA si rivolge a organizzazioni che offrono servizi e prodotti al pubblico americano, anche a quelle che operano al di fuori del territorio USA ma che si rivolgono al suo pubblico.
Le linee guida dell'ADA per l'accessibilità digitale si basano spesso sulle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG). Sebbene non siano direttamente citate nella legge ADA degli Stati Uniti, gli standard WCAG 2.1 AA sono diventati un punto di riferimento nei casi giudiziari riguardanti l'accessibilità digitale, spingendo molte aziende a conformarsi a tali standard.
>>> Leggi l'articolo di approfondimento sull'American with Disabilities Act (ADA)
5. Web Content Accessibility Guidelines (WCAG)
Le WCAG, o Web Content Accessibility Guidelines sono linee guida globali che definiscono come rendere i contenuti web più accessibili alle persone con disabilità, tenendo conto di una vasta gamma di problematiche incluse quelle visuali, uditive, fisiche, cognitive, di linguaggio, di apprendimento e neurologiche.
Un sito web si definisce accessibile quando è conforme alle WCAG, che presentano 3 livelli. A è quello base, AA è lo standard globale e il livello AAA è per i software dedicati e non per i siti web. Prevedono inoltre 50 criteri di successo (il livello A e AA insieme).
Fondamentali per mantenere Internet inclusiva, sono state fondate dal W3C nel 1995, con l'obiettivo di sviluppare standard comuni per l'accessibilità dei siti web. Questi standard, ufficialmente documentati in diverse lingue, sono accettati e seguiti a livello internazionale, dimostrando la loro ampiezza e importanza. Le WCAG non si limitano ai siti web, ma si adattano anche alle evoluzioni tecnologiche, come l'avvento degli smartphone.
>>> Leggi l'articolo di approfondimento sulle WCAG
6. General Data Protection Regulation (GDPR)
Il GDPR, General Data Protection Regulation, è una legislazione europea che regola la protezione dei dati personali e la privacy dei cittadini dell'Unione Europea (UE) e dello Spazio Economico Europeo (EEE). Si applica a tutte le aziende e le organizzazioni che trattano dati personali di individui dell'UE, indipendentemente dalla loro sede operativa.
Sebbene il GDPR non sia direttamente correlato all'accessibilità web nel senso tradizionale, ha un impatto significativo su come le informazioni sono raccolte, gestite e utilizzate sui siti web.
Ad esempio, il GDPR richiede che le informazioni siano trattate in modo trasparente e che i cittadini dell'UE abbiano il pieno controllo sui propri dati personali. Ciò può influenzare la progettazione e lo sviluppo dei siti web per garantire che le informazioni siano accessibili e comprensibili per tutti gli utenti, compresi quelli con disabilità.
Inoltre, il GDPR sottolinea l'importanza della sicurezza dei dati, il che può contribuire indirettamente a migliorare l'accessibilità web garantendo che i siti siano protetti da minacce informatiche che potrebbero compromettere l'accesso alle informazioni da parte degli utenti. In sintesi, mentre il GDPR non si concentra direttamente sull'accessibilità web, influisce sulla gestione e la sicurezza dei dati personali online, il che può avere implicazioni positive sull'accessibilità complessiva dei siti web.
7. Children's Online Privacy Protection Act (COPPA)Il COPPA, acronimo di Children's Online Privacy Protection Act, è una legge federale degli Stati Uniti che regola la raccolta di informazioni personali online da parte dei siti web e dei servizi online diretti ai bambini di età inferiore ai 13 anni.
Questa legge impone restrizioni rigide sulle pratiche di raccolta e di gestione dei dati personali dei minori, richiedendo il consenso esplicito dei genitori o dei tutori legali prima che vengano raccolte informazioni personali dai bambini.
Il COPPA è strettamente collegato al tema dell'accessibilità web in quanto mira a proteggere i diritti e la privacy dei bambini durante la loro esperienza online. Un aspetto importante della conformità al COPPA è la trasparenza e la chiarezza delle politiche sulla privacy dei siti web e dei servizi online rivolti ai bambini, che devono essere facilmente comprensibili anche per gli utenti più giovani o con disabilità cognitive.
Inoltre, poiché il COPPA richiede spesso l'interazione con i genitori o i tutori legali per ottenere il consenso, è fondamentale che i siti web siano progettati in modo accessibile per consentire a tutte le persone, compresi i genitori con disabilità, di comprendere e completare il processo di consenso. In questo modo, il COPPA e l'accessibilità web sono entrambi mirati a garantire che tutti gli utenti, compresi i bambini e le persone con disabilità, possano godere di un'esperienza online sicura, trasparente e accessibile.
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