Quantificare il numero delle persone con disabilità in Italia non è un compito semplice a causa delle diverse fonti di dati e delle varie definizioni di disabilità.
In questo articolo, cerchiamo di fare chiarezza sull’argomento e dare una panoramica generale sui numeri della disabilità in Italia.
Cosa significa il termine “disabilità”
Secondo la definizione data dalla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, le persone con disabilità sono quelle che “… presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali, che in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri”.
Fatta questa doverosa premessa, vediamo ora alcuni dati dalle principali fonti di riferimento per la disabilità in Italia.
La disabilità in Italia, in cifre
Le principali fonti di dati sulla disabilità nel nostro Paese sono l'Istat e l'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane.
Proprio secondo il Focus Disabilità 2022 dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, le persone con disabilità in Italia sono quasi 13 milioni, pari a circa il 22% della popolazione. Di queste, oltre 3 milioni soffrono di disabilità gravi, che incidono sulle fasce più anziane della popolazione, interessando 1 milione e 500 mila individui di età superiore ai 75 anni.
Vediamolo di seguito alcuni dati sulle specifiche disabilità.
Disabilità Visive
Le disabilità visive riguardano condizioni che compromettono la vista, come cecità, ipovisione e altre limitazioni visive.
Secondo i dati sulla disabilità visiva in Italia nel 2019 presenti nel Rapporto ISTAT “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari in Italia e nell’Unione europea”, e rilanciati dal Ministero della Salute:
- l'1,9% delle persone sopra i 15 anni in Italia soffriva di gravi limitazioni visive, percentuale che aumenta con l'età, raggiungendo l'8% tra gli over 75;
- il 16,7% della popolazione sopra i 15 anni soffre di limitazioni moderate nella vista (di questi il 28,8% tra chi ha più di 65 anni e il 33,9% tra chi ha più di 75 anni);
- Sommando le disabilità visive gravi a quelle moderate, il 18,6% della popolazione soffre di limitazioni della vista, percentuale che sale al 33,8% tra gli ultrasessantacinquenni e al 41,9% tra gli ultrasettantacinquenni.
Secondo i dati dell'OMS diffusi in occasione della giornata mondiale della vista 2019, la disabilità visiva colpisce circa 253 milioni di persone nel mondo. Di queste, si stima che in Italia ci siano circa 1,5 milioni di ipovedenti e 220.000 ciechi.
Le limitazioni visive come la cecità o l’ipovisione impattano notevolmente sulla fruizione dei contenuti web. Le persone con disabilità visive utilizzano strumenti come gli screen reader per navigare online, un particolare tipo di tecnologia assistiva che legge il contenuto a voce alta per l’utente che non può vedere.
Se a queste aggiungiamo anche altre condizioni legate alla vista come il daltonismo, che influisce sulla percezione dei colori, è evidente che un sito web non accessibile a queste tecnologie esclude in partenza una larga fetta di utenti.
Disabilità uditive
Le disabilità uditive comprendono condizioni che compromettono l'udito, come sordità e ipoacusia (riduzione parziale della capacità uditiva).
Il CENSIS riporta che nel 2020 erano circa 7 milioni gli italiani a soffrire di problemi uditivi, pari a circa il 12,1% della popolazione. Percentuale che cresce nelle fasce di età più avanzata, con un’incidenza fino al 50% nella popolazione sopra gli 80 anni di età.
Disabilità neurologiche
Le disabilità neurologiche interessano quelle condizioni che colpiscono il sistema nervoso, includendo disturbi come epilessia, disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
- Epilessia: nel 2024 gli epilettici sono circa 500-600 mila, con 36 mila nuovi casi diagnosticati ogni anno (Società Italiana di neurologia);
- DSA: nel 2020/21 il 5,4% della popolazione scolastica soffriva di disturbi specifici dell’apprendimento, come dislessia e discalculia (MIUR);
- ADHD: le percentuali sull’incidenza del Disturbo da deficit di attenzione e iperattività sono variabili, ma si stima che all’incirca il 2% dei bambini siano affetti da ADHD. (Istituto Mario Negri).
Perché è importante conoscere i numeri della disabilità in Italia?
Conoscere i numeri sulla disabilità in Italia è fondamentale per capire il valore dell’accessibilità, soprattutto alla luce delle normative in materia di accessibilità che mirano a creare uno spazio più inclusivo per tutti, in Italia con la Legge Stanca e in tutta Europa con l’European Accessibility Act, che entra ufficialmente in vigore il 28 giugno 2025..
La maggiore sensibilità verso tematiche come diversità e inclusione sta cambiando la società, rendendo le persone con disabilità sempre più partecipi nei dibattiti sull’argomento così come nella vita quotidiana.
Che si tratti di avere accesso a informazioni su prodotti o servizi, effettuare acquisti online, prenotare una vacanza, andare al museo o semplicemente rimanere connessi con il mondo, le persone con disabilità hanno il diritto di avere piena accessibilità al mondo fisico come a quello digitale, esattamente come tutte le altre persone senza disabilità.
Se dal punto di vista dell’accessibilità degli spazi fisici sono già stati fatti passi in avanti, sul fronte dell’accessibilità digitale la strada è ancora tutta da percorrere.
UserWay è qui per tracciare la rotta verso l’accessibilità digitale del futuro.
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