Introduzione alla norma EN 301 549, lo standard UE per l’ accessibilità dei prodotti digitali

Introduzione alla norma EN 301 549 | UserWay

La UNI CEI EN 301549:2021 è lo standard europeo armonizzato per l'accessibilità digitale nel settore pubblico e privato. 

Stabilisce i requisiti per i prodotti e servizi delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), affinché possano essere dichiarati accessibili alle persone con disabilità. 
Questa norma tecnica, come vedremo in maniera dettagliata, si occupa di siti web, software, applicazioni mobili, documenti PDF e altro ancora. È rilevante per qualsiasi organizzazione che compri, sviluppi o produca prodotti o servizi ICT.

La norma elenca i requisiti di accessibilità funzionale, ovvero i requisiti che un prodotto o servizio ICT deve soddisfare per poter essere considerato accessibile. 

EN 301 549: norme e requisiti armonizzati

La UNI CEI EN 301549:2021 costituisce il riferimento tecnico della legislazione europea in materia di accessibilità, in particolare della Direttiva Europea sull'Accessibilità del Web (WAD) e dell’European Accessibility Act (EAA)

Queste direttive sono state implementate nella legislazione di tutti gli Stati membri, inclusa l’Italia. Le linee guida sull'accessibilità degli strumenti informatici di AgID si rifanno infatti espressamente a questo standard, citandolo al loro interno. 

Prima di approfondire i singoli punti della normativa, facciamo chiarezza su cosa significhi norma e cosa significhino le sigle UNI, CEI ed EN:

  • Norma: secondo la Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno 1998 “è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per applicazione ripetuta o continua”.
  • UNI: è la sigla dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione. Si tratta di un’associazione italiana di carattere privato che elabora norme tecniche per tutti i settori industriali, commerciali e del terziario, e che rappresenta il nostro paese a livello di normazione europea (CEN) e a livello mondiale (ISO).
  • EN: si applica alle norme elaborate dal CEN (Comité Européen de Normalisation). Le norme CEN sono obbligatorie per i paesi membri eil loro obiettivo è quello di uniformare la normativa a livello europeo.
  • CEI: il Comitato Elettronico Italiano è un’associazione fondata all’inizio del secolo scorso che si occupa di attività normative e di divulgazione della cultura tecnico-scientifica.

UNI CEI EN 301549:2021 e WCAG

La norma UNI CEI EN 301549:2021 fa ampio riferimento all’altro importante standard dell’accessibilità digitale a livello internazionale: le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) del W3C. 

Tra le due ci sono però delle differenze: mentre le WCAG si concentrano sul rendere accessibili i contenuti web, la EN 301 549 affronta in modo più ampio i requisiti di accessibilità delle ICT, in particolare:

  • Hardware e software: i requisiti per computer, dispositivi mobili, sistemi operativi e browser Web possono influire sul modo in cui gli utenti finali accedono ai siti Web;
  • Telecomunicazioni: gli standard per rendere accessibili i servizi di telecomunicazione potrebbero avere un impatto sui siti web che offrono funzionalità di comunicazione;
  • Documenti e software non web: sebbene le WCAG 2.1 e 2.2 abbiano iniziato ad affrontare l'accessibilità dei documenti e dei software non web accessibili via web, la EN 301 549 ha requisiti specifici per i documenti (come i PDF) e per il software utilizzato per accedere o interagire con i contenuti web;
  • La compatibilità con le tecnologie assistive: la norma EN 301 549 sottolinea fortemente la necessità che i siti web (e altri prodotti e servizi digitali) siano compatibili con le tecnologie assistive standard;
  • Usabilità: mentre le WCAG includono principi relativi all'usabilità del sito web per le persone con disabilità, la EN 301 549 spesso li inquadra in un contesto più ampio di progettazione e interazione dell'interfaccia utente. Questa distinzione può fornire una visione più olistica del modo in cui gli utenti interagiscono con i servizi e i contenuti digitali;
  • Aspetti legali e di conformità: l'adesione alla norma EN 301 549 è spesso legata agli obblighi legali e contrattuali per le entità all'interno dell'Unione Europea, in particolare per gli enti e i servizi del settore pubblico. Questa connessione può introdurre ulteriori considerazioni sulla conformità oltre alle specifiche tecniche WCAG.

La EN 301 549 delinea vari requisiti che i prodotti e i servizi digitali devono soddisfare per essere considerati accessibili. 

Questi requisiti includono anche quelli espressi dai principi delle WCAG:

  • Percepibile: le informazioni e le caratteristiche dell'interfaccia utente devono essere percepibili dagli utenti, indipendentemente dalle loro capacità audiovisive e tattili. I requisiti includono la fornitura di alternative per contenuti non testuali come immagini, video e audio.
  • Utilizzabile: i prodotti digitali devono essere utilizzabili attraverso diversi metodi di input, inclusi i comandi vocali, la navigazione da tastiera e i gesti. Gli utenti dovrebbero essere in grado di navigare e interagire con i contenuti senza barriere.
  • Comprensibile: I contenuti e i controlli devono essere comprensibili a tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro capacità cognitive o dalla loro competenza linguistica. Istruzioni chiare, messaggi di errore e meccanismi di navigazione sono essenziali per garantire la comprensione.
  • Robustezza: i prodotti digitali dovrebbero essere sufficientemente resistenti da resistere ai cambiamenti tecnologici e adattarsi alle diverse tecnologie assistive utilizzate dalle persone con disabilità. Questo standard aiuta a garantire che il contenuto rimanga accessibile nel tempo.

Storia della norma UNI CEI EN 301549:2021

La norma EN 301 549 è stata pubblicata nel 2014 da tre gruppi: l'Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI), il Comitato elettrotecnico europeo di normazione (CENELEC) e il Comitato europeo di normazione (CEN). Questi gruppi ufficiali sono responsabili dell'elaborazione e della definizione di norme volontarie per l'Unione europea e l'Associazione europea di libero scambio (AELS).

Dalla sua pubblicazione, la norma EN 301 549 è stata aggiornata quattro volte, l'ultima nel 2021, per supportare la Direttiva Europea 2016/2102 sull'accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici (la Direttiva sull'accessibilità del Web – WAD). L'aggiornamento del 2018 ha implementato gli standard WCAG 2.1 AA per la sua conformità di base. 

La norma è stata adottata da ventotto Stati membri dell'UE e altre organizzazioni diplomatiche e Paesi, tra cui i paesi dell'Unione europea di libero scambio (EFTA), l'Islanda, la Norvegia, la Turchia e l'Australia. Adottando questo standard, questi paesi semplificano il commercio con l'UE e rendono i loro prodotti più accessibili a tutti.

La pubblicazione della norma EN 301 549 V4.1.1 è prevista per il 2025 a supporto della direttiva europea (UE) 2019/882 relativa ai requisiti di accessibilità per prodotti e servizi (European Accessibility Act).

Struttura della norma

La norma si compone di 186 pagine, è suddivisa in 14 punti e 5 appendici.

I punti

  • punti da 0 a 3: contengono informazioni generali quali lo scopo, le referenze e le definizioni. 
  • punto 4: spiega quali funzionalità sono richieste per consentire a utenti finali con diverse disabilità di utilizzare le funzioni della tecnologia. 

Le differenze di abilità, specifica la norma, possono essere:

  • permanenti
  • temporanee
  • situazionali

In sostanza, la norma prevede che se la disabilità impedisce la fruizione con un determinato senso, deve essere fornita l’alternativa per la fruizione con l’utilizzo di un altro senso. 

Per esempio, a una persona cieca deve essere offerto un modo di fruizione che prescinda dalla vista. 

I tipi di disabilità identificati dalla norma sono:

  • utilizzo senza vista
  • utilizzo con vista limitata
  • utilizzo senza percezione del colore
  • utilizzo senza udito
  • utilizzo con udito limitato
  • utilizzo con capacità vocali assenti o limitate
  • utilizzo con manipolazione o forza limitata
  • utilizzo con portata limitata
  • ridurre al minimo le possibili crisi con epilessia fotosensibile
  • utilizzo con cognizione, lingua o apprendimenti limitati

Inoltre, questo punto chiarisce che l’ICT deve mantenere la privacy degli utenti disabili allo stesso livello degli altri utenti.

I punti da 5 a 13 sono i requisiti tecnici effettivi. I requisiti tecnici coprono molti diversi tipi di ICT suddivisi per tipi. 

  • punto 5: precisa che, anche se l’ICT ha funzionalità chiuse, ovvero è precluso agli utenti di aggiungere periferiche o software, deve comunque essere conforme ai requisiti dai punti 5.2 a 13, cioè deve essere progettato in modo da essere già accessibile. Se l’ICT ha caratteristiche di accessibilità documentate, quelle caratteristiche possono essere attivate senza fare affidamento a un metodo che non le supporti. 
  • punto 6: requisiti di accessibilità per ICT con comunicazione vocale bidirezionale. 
  • punto 7: requisiti per ICT con funzionalità video.
  • punto 8: requisiti per l’hardware.

I punti 9, 10 e 11 sono quelle più rilevanti per la Direttiva europea sull'accessibilità del web, perché riguardano siti, documenti e applicazioni mobili.

  • punto 9: requisiti del web. La norma precisa che i criteri elencati sono equivalenti alle WCAG 2.0 e 2.1. Precisa che i siti web vengono valutati come singole pagine web e che le applicazioni web, incluse le applicazioni web mobili, sono comprese nella definizione di pagina web. A proposito della conformità, potrebbe essere utile sottolineare questo passaggio: “Una pagina web soddisfa un criterio di successo delle WCAG quando il criterio di successo non viene valutato come negativo quando applicato alla pagina web. Ciò implica che se il criterio di successo pone delle condizioni per una specifica caratteristica e quella specifica caratteristica non è presente nella pagina web, la pagina web soddisfa il criterio di successo.”
  • punto 10: documenti non web, ad esempio quelli scaricabili (PDF).
  • punto 11: requisiti per il software, comprese le applicazioni mobili.
  • punto 12: documentazione e servizi di supporto. La documentazione del prodotto fornita con l’ICT deve elencare e spiegare come utilizzare le caratteristiche di accessibilità dell’ICT.
  • punto 13: requisiti dell’ICT che fornisce ritrasmissione o accesso al servizio di emergenza.
  • punto 14: conformità alla norma EN 301 549 nel suo complesso e ai requisiti individuali. La conformità alla norma si ottiene soddisfacendo tutti i requisiti applicabili.

Appendici

  • appendice A: descrive come la norma si riferisce alla Direttiva europea.
  • appendice B: descrive in che modo le dichiarazioni di prestazione funzionale del punto 4 si riferiscono ai requisiti tecnici di cui ai punti da 5 a 13, cioè a quali disabilità si rivolgono i requisiti.
  • appendice C: costituisce una check list per verificare che ogni requisito della norma sia soddisfatto.
  • appendice D: fornisce collegamenti ad ulteriori risorse riguardanti l'accessibilità cognitiva. 
  • appendice E: è una guida alla norma.
  • appendice F: è una storia dei cambiamenti tra versioni.

La norma EN 301 549 contribuisce a un mondo digitale più inclusivo ed è fondamentale per promuovere l'accessibilità e l'inclusività nel panorama digitale

Le organizzazioni capaci di soddisfare questo standard rendono i loro prodotti e servizi digitali più accessibili a tutti, indipendentemente dalle loro capacità o disabilità. 

Come conformarsi alla norma?

Gli standard e le leggi in materia possono creare un ambiente digitale più inclusivo, in cui tutti possono partecipare pienamente e beneficiare della tecnologia.

Il widget di UserWay è una soluzione collaudata e affidabile per l'accessibilità digitale e la conformità normativa, che può aiutarti ad apportare le correzioni necessarie per soddisfare gli standard di conformità critici, tra cui la UNI CEI EN 301549:2021.

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