Creare contenuti testuali accessibili per il web è fondamentale per garantire che tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità, possano accedere, comprendere e interagire con le informazioni online.
L'accessibilità non riguarda solo le persone con disabilità, ma migliora l’esperienza di navigazione per tutti gli utenti, contribuendo così sia a creare un web più inclusivo sia a migliorare la visibilità dei contenuti.
Ma per capire come si creano testi accessibili per il web è necessario fare un passo indietro e capire prima di tutto le modalità con cui ci approcciamo alla ricerca delle informazioni e i modi in cui leggiamo.
Come cerchiamo le informazioni?
Un passo cruciale per progettare contenuti accessibili è comprendere come gli utenti cercano e acquisiscono informazioni.
Per analizzare i comportamenti di ricerca, possiamo fare riferimento alla matrice di ricerca delle informazioni sviluppata da Marcia Bates, una delle principali esperte di information seeking behaviour, i comportamenti di ricerca delle informazioni.
Questo modello integra aspetti sociali, culturali, biologici e antropologici e colloca il comportamento degli utenti lungo due direttrici principali:
- Grado di volontarietà: attivo o passivo
- Grado di consapevolezza: consapevole o non consapevole
Dall’intersezione tra queste due direttrici emergono quattro modalità di ricerca principali:
Attivo |
Passivo |
|
Diretto |
Searching (Ricerca attiva) |
Monitoring (Monitoraggio) |
Indiretto |
Browsing (Navigazione) |
Being aware (Consapevolezza) |
Fonte: adattamento da “Toward an integrated model of information seeking and searching”, Marcia Bates
Vediamo queste modalità più nel dettaglio:
- Searching: una ricerca attiva e mirata a trovare informazioni specifiche. Questo tipo di comportamento richiede un impegno significativo ed è la modalità meno frequente tra le quattro;
- Monitoring: vigilanza passiva su informazioni rilevanti, senza una ricerca attiva. Gli individui rimangono attenti a ciò che può risultare utile senza effettuare uno sforzo deliberato per cercare;
- Browsing: un’esplorazione attiva ma non diretta, senza un obiettivo preciso. È simile al comportamento di chi fa zapping in TV o scorre i feed dei social media per scoprire informazioni nuove o interessanti;
- Being aware: un’assimilazione passiva di informazioni dall’ambiente o dal contesto sociale. Secondo gli studi, gran parte della nostra conoscenza deriva proprio da questa modalità, in cui assorbiamo informazioni senza cercarle attivamente.
Questo modello ha importanti implicazioni per l’accessibilità e la progettazione di sistemi e servizi informativi, sia fisici che digitali.
L'efficacia di questi sistemi dipende dalla loro capacità di adattarsi alle diverse modalità di ricerca con cui le persone acquisiscono e interagiscono con le informazioni, comprese quelle con disabilità.
Ad esempio, pensiamo a una persona cieca o ipovedente che utilizza un lettore di schermo, o a una persona con disabilità motoria che si affida alla ricerca vocale. Rendere le informazioni accessibili richiede un approccio inclusivo, sensibile alle diversità e alle necessità di tutti gli utenti.
Se la fase di ricerca è cruciale, è altrettanto importante comprendere come le persone interagiscono con i contenuti una volta trovata l’informazione desiderata.
La lettura e l'accessibilità
La lettura è un processo complesso che richiede attenzione, soprattutto per chi ha disabilità cognitive. Non siamo nati per leggere, ma è una competenza che abbiamo dovuto apprendere.
A livello oculare, la lettura non è un processo lineare ma avviene tramite un insieme di movimenti oculari della durata di millisecondi, denominati saccadi e fissazioni: durante la lettura l’occhio compie dei movimenti repentini sul testo (saccadi), intervallati da momenti in cui si ferma (fissazioni) e che permettono di elaborare ciò che ha appena letto.
A questo si aggiunge che la fruizione dei contenuti sul web è diversa da quella che avviene offline; oltre alla “normale” lettura, possiamo identificare altre due modalità di lettura tipiche del web:
- Scanning: lettura rapida per trovare informazioni precise
- Skimming: lettura veloce per ottenere una panoramica del contenuto
Per rendere la lettura online più accessibile, è importante organizzare i contenuti testuali in modo chiaro e facile da leggere e comprendere, per le persone come per le tecnologie, inclusi i motori di ricerca.
Questo significa considerare sia come leggono le persone senza disabilità, sia le esigenze di chi utilizza tecnologie assistive per accedere ai contenuti.
In questo frangente, i principi di accessibilità delle linee guida WCAG definiscono le caratteristiche che rendono i contenuti accessibili, offrendo un quadro di riferimento utile per orientarsi.
I principi di accessibilità (WCAG): quando un testo si considera accessibile
I principi WCAG (“Web Content Accessibility Guidelines”) definiscono le caratteristiche che rendono un testo accessibile. L’acronimo POUR aiuta a ricordarli:
- Perceivable = percepibile. Le persone devono poter accedere ai contenuti tramite uno o più sensi (es. testi alternativi, sottotitoli);
- Operable = utilizzabile. Il contenuto deve essere strutturato in modo chiaro e navigabile (es. titoli significativi, link descrittivi);
- Understandable = comprensibile. Il testo deve essere chiaro e facile da seguire (es. coerenza terminologica, frasi semplici);
- Robust = robusto. Il contenuto deve essere compatibile con diversi dispositivi e tecnologie assistive.
Tenendo conto di queste linee guida, un testo accessibile per il web è un testo leggibile e comprensibile da qualsiasi utente, indipendentemente dalle sue abilità.
Ma cosa si intende con "leggibile" e "comprensibile"?
La leggibilità si riferisce all'uso di un lessico e di una sintassi appropriati, quindi alla scelta delle parole e alla formulazione delle frasi.
La comprensibilità, invece, riguarda l'organizzazione logica e concettuale del contenuto, ovvero la pianificazione del testo e l'ordine in cui vengono presentate le informazioni.
L'accessibilità dei contenuti testuali opera su tre livelli principali:
- Strutturale: organizzazione in paragrafi, uso della formattazione e dei titoli.
- Contenutistico: gerarchia e organizzazione logica delle informazioni.
- Stilistico: scelta del lessico e costruzione delle frasi.
Come si possono creare testi accessibili? Vediamo di seguito alcuni consigli pratici.
Come creare testi accessibili ad alta leggibilità e comprensibilità
Scrivere testi accessibili è fondamentale per garantire che ogni persona, indipendentemente dalle sue capacità, possa comprendere facilmente le informazioni. Ecco alcuni consigli pratici per migliorare la leggibilità dei tuoi contenuti:
- semplifica il linguaggio: usa parole comuni e frasi brevi per facilitare la comprensione;
- struttura il contenuto: organizza il testo con titoli chiari, paragrafi coerenti e elenchi puntati per evidenziare i concetti principali;
- usa una grammatica semplice: prediligi la forma attiva e affermativa, evita frasi troppo complesse o gerundi;
- ottimizza la formattazione visiva: mantieni la dimensione del testo tra 14-16 px, usa uno spazio bianco adeguato e linee di testo non troppo lunghe;
- cura la navigazione: aggiungi link interni e indici per facilitare la lettura e l'accesso alle sezioni principali;
- sii coerente e chiaro nei termini: ripeti i concetti importanti e usa etichette semplici e descrittive per evitare confusioni;
- evita il linguaggio specialistico: utilizza termini comprensibili a un pubblico generale, senza jargon tecnico.
I vantaggi di testi accessibili per il web
Creare contenuti testuali accessibili non è solo una questione di conformità alle normative, ma rappresenta un'opportunità fondamentale per migliorare l'esperienza dell'utente e rendere il web veramente inclusivo.
Adottare pratiche di accessibilità significa rendere il proprio sito web fruibile per una platea più ampia di utenti, incluse le persone con disabilità, migliorando al contempo la soddisfazione complessiva degli utenti e il posizionamento sui motori di ricerca.
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